Tesori della natura - Alcuni giorni fa, durante un sopralluogo presso la località "
Cascatelle" di San Martino Valle Caudina (territorio confinante con l'Oasi di Pannarano) per monitorare la presenza, nel torrente, della rarissima
Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), siamo stati colpiti da una delle tante meraviglie che la natura sa offrirci. La

spettacolarità era data da una cascata (di una trentina di metri) di acqua limpidissima e freschissima. E' stato emozionante vedere quest'acqua venire giù in un "canyon" naturale di rocce e alberi incastonati come in un mosaico naturale. Non bastasse già tutto questo, nelle varie

pozze d'acqua presenti ai margini del torrente abbiamo scorto due bellissimi esemplari adulti di
Salamandra salamandra gigliolii e tantissime larve, della stessa specie, che si rincorrevano freneticamente nell'acqua. Oltre alle salamandre, nel torrente, vi

erano tantissimi girini di
Rana appenninica e decine di rane, della stessa specie, piccolissime (meno di un centimetro) erano presenti sul suolo bagnato (la foto mostra una rana che aveva appena "scalato" una "enorme" fogliolina d'edera). Luogo veramente unico!

Purtroppo della Salamandrina non abbiamo trovato tracce (è l'unico sito dell'intero Partenio dove, questa rarissima specie, è presente) né di adulti, né di larve (ci torneremo fra non molto).
Miracoli della natura - In un'altra località del Partenio (Campo Maggiore - immenso pianoro carsico a 1350 m. s.l.m.) ogni anno, di questi tempi, si compie un "rito" a testimonianza di uno dei tanti miracoli della natura: il miracolo della vita e della sopravvivenza.

Centinaia di esemplari di
Rospo comune (Bufo bufo), provenienti da tutto il territorio del massiccio del Partenio si recano in questo sito per accoppiarsi. Con lo sciogliersi della neve si forma, ad un lato del pianoro, un enorme laghetto (la più grande, se non unica, zona

umida del Partenio), luogo ideale per la riproduzione di questa specie. All'inizio si vedono tutti questi rospi in fondo all'acqua (il maschio, che è molto più piccolo, sta addosso alla femmina - a volte più maschi stanno addosso alla stessa femmina); compiuto l'accoppiamento, tantissime uova (racchiusi in lunghissimi

cordoni gelatinosi) vengono deposte dalla femmina nell'acqua. Arrivati a questo punto, i rospi abbandonano il laghetto, saltellando fra i tanti fiori del campo, e ritornano a popolare tutte le aree del Partenio (ritorneranno qui alla fine del prossimo inverno). Nel

frattempo iniziano a "sbucare" migliaia di girini che dopo circa sessanta giorni, compiuta la metamorfosi, si trasformano in rospetti ed abbandonano l'acqua. Rendetevi conto dell'enorme importanza, per la conservazione di questa specie, che riveste questo luogo. E',

perciò, nostro compito e dovere fare in modo che non si arrechi disturbo alcuno in questo periodo ed anzi, bisogna denunciare chi, a volte pratica scorribande (peraltro vietate dalla normativa del Parco) con moto, fuoristrada e quad proprio attorno al lago, causando la morte di tanti rospi che finiscono schiacciati sotto le ruote.
La natura è un patrimonio indisponibile dell'umanità!